L’appartamento privato è composto da quattro stanze arredate in modo molto austero: stanza da pranzo, stanza da letto con bagno, biblioteca e anticamera e la Cappella. Nelle sue stanze private, il Sommo Pontefice si ricorda di essere un povero prete, un sacerdote al servizio di Dio e della Sua Chiesa: Servus servorum Dei. Il protocollo pontificio prevede per gli appartamenti privati una “sobria eleganza”, non il lusso, ma qualcosa di duraturo e soprattutto molto austero. Nelle decorazioni del soffitto troviamo molti paesaggi sfumati con figure che meditano, tutto richiama la serenità di una natura che si offre per la contemplazione di Dio.