Prende il suo nome dalla raffigurazione di diciannove pontefici che corre lungo il fregio del registro superiore della sala. Quest’ultima, dal soffitto ligneo alle decorazioni parietali, è un inno alle opere compiute da Papa Sisto V nella città di Roma. La sala, tuttavia, è oggi comunemente conosciuta come Sala dei Patti Lateranensi, poiché questi vennero stipulati qui, l’11 febbraio 1929.