La sala prende il nome dagli affreschi che rappresentano la vita dell’imperatore Costantino il Grande. Gli episodi sono tutti descritti dalla tabula sottostante, e trovano il loro posto tra figure allegoriche e paesaggi simbolici. Il soffitto di questa sala invece fu ricostruito nel XIX secolo secondo il disegno dell’architetto Poletti. La sala mette in luce l’importanza dell’imperatore Costantino dalla cui conversione si deve la fine delle persecuzioni e la possibilità di culto per i Cristiani sancita con l’Editto di Milano (313 d. C.).