La sala prende il nome dai cinque affreschi rappresentanti alcuni episodi della vita del re Salomone, il saggio costruttore del Tempio di Gerusalemme. Negli angoli della sala vengono rappresentate le imprese di Sisto V. Il re Salomone, che chiede a Dio la Sapienza per poter rettamente governare, è emblema del retto sovrano che, riconoscendo la sua potestà come dono di Dio, è capace di servire i suoi sudditi e di farli crescere anche spiritualmente. Dalle finestre di questa sala è possibile vedere il meraviglioso obelisco, alto 32 metri in granito rosso, trasportato da Tebe a Roma dall’imperatore Costanzo II, figlio di Costantino. Sisto V deciderà di trasportarlo dal Circo Massimo al Laterano e ivi collocarlo, perché fosse in asse con la Basilica di Santa Maria Maggiore.